25 gennaio 2008

L’INGHILTERRA STA ALLEVANDO DEI DEFICIENTI

Mi trovo in salotto a scrivere sul mio portatile. Il mio coinquilino è di fronte a me, e anche lui scrive al computer, orgogliosamente comperato 2 giorni fa e pagato mezzo litro di sangue e un rene.

La mia coinquilina passa e va in cucina, e dal modo in cui sbatte i piedi e le pentole capiamo che ha le sue cose.

Tornando dalla cucina, Agnes inciampa sul cavo del computer di Steve, facendoglielo quasi cadere.

Lo prendiamo tutti e 2 al volo, lei non dice niente e se ne va.

Più tardi torna e mi fa una scenata che mi aspetterei da una madre il cui bambino ho deciso di mangiare.
Dice che ha chiamato il proprietario dell’appartamento, chiedendo il permesso di spostare tutta la mobilia.
Mi urla che le devo delle scuse, e io non capisco perché. Dice (urla) che i cavi dei portatili per terra rappresentano un pericolo dal punto di vista della salute e sicurezza, e la mia osservazione che semmai dovrebbe essere il cavo di Steve a doverle delle scuse non aiuta.
Steve cerca di ragionare con lei, e le dice che non ci eravamo accorti che --
Lei contrattacca che ci importa solo di quei ** di computer, noi maschi di ** e **, potessimo andare tutti a fare in **, ** ** e **.
L’incidente ha comportato per lei mettere avanti il piede destro subito dopo il sinistro, e ora ci sta accusando che ha rischiato la vita per colpa nostra.
Tra i suoi insulti, le chiedo se non le sembri di esagerare un po’, e allora vedo in lei una netta somiglianza con Scilla, di Scilla e Cariddi.
Si toglie gli occhiali, urla NON STO ESAGERANDO!! E li scaraventa sul mio computer.

A colpirmi davvero in questa faccenda non è la sua reazione per considerare un cavo del computer un pericolo mortale dal punto di vista della salute e sicurezza, ma che Steve dica che ha ragione.

L’Inghilterra tiene in grandissima considerazione la salute e la sicurezza, probabilmente perché ogni occasione è buona per denunciare qualcuno, così si arriva agli eccessi che ho già descritto nel post Insultate la nostra intelligenza.

Le spine inglesi hanno 3 buchi a triangolo, in cui il dente più in alto serve a fare contatto. Senza la giusta spina, l’apparecchio non funziona (per esempio i rasoi elettrici comperati in Italia).
Questo è un dispositivo di sicurezza, ed è intelligente. Ogni spina ha anche un interruttore, ed è un’ulteriore precauzione intelligente. Ma quando una volta ho inserito il mio computer in una presa della biblioteca, mi hanno detto che dovevo richiedere un adattatore di sicurezza (la terza precauzione), e allora inizia a essere fanatismo.

Un’attenzione del genere succede anche nelle case, dove in bagno non ci sono spine elettriche.
Il motivo è che il vapore quando ci si fa la doccia potrebbe provocare un incidente, e sarei interessato a sapere cosa ne pensano gli elettricisti italiani.
Così nei bagni inglesi gli interruttori per accendere la luce sono solo a cordicella, e per asciugarsi i capelli o farsi la barba con un rasoio a corrente continua bisogna andare in un’altra stanza.

C’è altro: le luci in casa. Ormai ho cambiato un buon numero di case e coinquilini, e le luci rimangono sempre accese. In casa c’è una specie di guerra fredda tra i miei coinquilini e me, io le spengo, e loro le accendono.
Dopo tanto tempo ne ho capito il motivo: salute e sicurezza. Camminare al buio nell’appartamento sarebbe rischioso.
E posso capire tenere una luce accesa per avere una guida di notte, per esempio in salotto, o in bagno, ma tutte le luci?
Succede la stessa cosa per il rubinetto in bagno, che la mattina trovo quasi sempre un po’ aperto, ma per quello non ho ancora una soluzione.

Prima di Natale era apparsa la notizia che a una donna che raccoglieva fondi da 20’anni per un’associazione benefica vestita da aiutante di Babbo Natale quest’anno è stato impedito di travestirsi, perché ciò le avrebbe impedito di indossare il giubbino catarifrangente, e quindi rappresentando un pericolo per la salute e sicurezza.

Beh, ma se il giubbino serve per attirare l’attenzione, un vestito da elfo fa il lavoro, no?

23 gennaio 2008

L’INCUBO DI APRIRE UN CONTO

Sono arrivato a Londra 2 anni fa, e per aprire un conto in banca avevo bisogno di un lavoro.
Per avere un lavoro avevo bisogno di un conto in banca.

Mi ricordo delle giornate passate a fare la fila in banca per aprire un conto, per parlare con un impiegato gentile e sorridente, che mi diceva che non era proprio cosa.

Il mio primo lavoro qui è stato fare i panini in un McDonald’s, e quando finalmente ho avuto la lettera del datore di lavoro e sono andato alla Barclays per aprire il conto, un impiegato, ancora prima di arrivare allo sportello, l’ha presa, ha raschiato il marchio con l’unghia, e mi ha detto che non potevano fare niente per me, perché il marchio era stampato con una stampante, e non su carta intestata.

2 anni dopo sto aprendo la mia casa di produzione, e a pensare di dover ricominciare tutto il percorsoper avere un conto per la compagnia, mi viene voglia di lasciar perdere e tornare a fare panini.

C’è solo una cosa che mi conforta: in 2 anni a Londra sono diventato molto più duro.

Così vado dall’uomo all’accoglienza per spiegargli le mie intenzioni, e lui attacca con la solita cosa che servono un sacco di documenti, firme, permessi, garanzie ecc., e mi dice che per ora non possono fare niente per me, e di tornare quando avrò tutte queste cose.

Dico:
- Va bene, allora può darmi solo una brochure informativa, come questa? (facendogli vedere una bellissima brochure della HSBC).

Mi ha fatto subito parlare col responsabile.

19 gennaio 2008

L'INGHILTERRA HA CENSURATO FRIENDS

Tempo fa ho lavorato in una compagnia di postproduzione in cui tra le altre cose facevano il controllo qualità di programmi televisivi e film per aziende importanti come BBC e Paramount.

Si tratta di guardare programmi e film, e riportare distorsioni nel video e nel sonoro, scene di violenza, parolacce, sesso, che possono essere considerate offensive in qualche altro modo, per esempio religioso, o pericolose perchè possono essere emulate, per esempio se un ragazzo entra in un supermercato con una pistola nei pantaloni.

L’Inghilterra trasmette da anni la serie televisiva Friends, almeno 4 episodi al giorno, e anche se appena finisce la decima serie ricominciano dalla prima senza fermarsi, è sempre molto seguita.

Friends è stato il mio primo vero insegnante di inglese, quando sono arrivato in Inghilterra, e direi che conosco certi pezzi praticamente a memoria.

La puntata che guardo ora è tutta improntata sul sesso: Ross non fa sesso da mesi, e chiede a Joey una mano, perché la sera ha un appuntamento importante.
Joey gli racconta una storia romantica infallibile, che Ross dovrà raccontare alla donna per farla cadere ai suoi piedi, ma quando è il momento, Ross la racconta male, e il suo progetto salta.
Ross va a casa di Joey, che gli chiede com’è andata. Ross dice Oh, bene, infatti ora sono nel mio appartamento a fare sesso!, e poi gli dice che la storia fa schifo e non funziona.

Ma sono incredulo, perchè la battuta di Ross che ho messo in corsivo è stata tagliata.
È l’1.00, e nella Londra perbenista alcune persone devono averla considerata offensiva o pericolosa per l'orario in cui viene trasmesso l'episodio.
All’interno di una puntata tutta sul sesso.

Non ci posso credere, l’Inghilterra ha censurato Friends.

16 gennaio 2008

COME FARE UN BUON CURRICULUM

Da quando sono arrivato a Londra, circa 2 anni fa, c'è una parola in cui mi imbatto ogni volta che si parla di cercare un lavoro: mentire. Questo è stato il primo consiglio che un consulente del lavoro mi ha dato, la prima volta che sono entrato in un job center.


Qualcuno sostiene che non si tratti di vere e proprie bugie, ma di abbellire la verità. Per altri, invece, bisogna proprio spararle grosse.

Ma la cosa incredibile è che succede la stessa cosa anche al contrario, per chi offre lavoro.

In questi giorni sto cercando un assistente, e ho scritto alcuni annunci su siti specializzati, ma tra le regole che bisogna seguire (pena la non pubblicazione dell'annuncio) non si devono specificare sesso ed età della persona che stai cercando.

La paga sarà bassa, ma in circa 24 ore da quando ho postato l'annuncio su internet, mi hanno risposto in 75.

Non guardo molto i curriculum, perché so che sono pieni di bugie. Leggo più che altro le lettere di accompagnamento.

Capisco la leggendaria paura di offendere tipica della cultura inglese e il loro senso del politicamente corretto, ma facciamo finta che io abbia un negozio, e stia cercando una giovane commessa. Per quale motivo dovrei dare false speranze a un uomo di mezza età, che spreca il suo tempo rispondendo a un annuncio per cui non ha nessuna possibilità, quando potrebbe dedicare più energie a quello successivo?

Insomma, non sarebbe più umano e rispettoso mettere tutte le informazioni, invece di scartarli senza neanche leggere le loro e-mail?

Sono l'unico a trovare questo modo di fare offensivo?

Mi sento particolarmente coinvolto, per tutti i curriculum che ho mandato in questi 2 anni, ricevendo cortesi risposte che mi ringraziavano per aver applicato, e continuavano con Sfortunatamente...

E dopo che ricevi 3, 4 lettere di Sfortunatamente al giorno, inizia a crescere un misto di rabbia e frustrazione che ti porta a fare cose strane.

Tempo fa lavoravo con una compagnia in cui mi occupavo di ricerche tra i consumatori, per capire quali fossero le falle di alcuni prodotti e come migliorarli.

Dopo una settimana, io e i miei colleghi ci siamo accorti che quello che in realtà facevamo era spionaggio industriale, per capire quali fossero i punti di forza della concorrenza e copiarli.

Ero inorridito da tutte queste bugie: le bugie che bisogna scrivere sul curriculum, quelle da dire al colloquio di lavoro, le bugie che ricevevo ogni giorno, dicendomi che sfortunatamente ci sono dei candidati con un profilo che si avvicina di più a quello che cerca il loro cliente, e ora le bugie che la stessa compagnia per cui lavoravo mi costringeva a dire, con l'inganno.

Così ho aggiornato il mio curriculum, e ho messo:

Campo: Spionaggio industriale
Compiti principali: Mentire, carpire la fiducia dei consumatori, estorcere con l'inganno il maggior numero di informazioni.

Quel giorno sono stato contattato da 3 agenzie.