30 settembre 2009

UN RACCONTO VOLGARE

Una delle cose che succedono quando sei uno straniero in Inghilterra sono figuracce dovute a doppisensi involontari, di solito inerenti alla sessualita'. Nel mio caso mi e' successo parlando con le persone piu' in alto nella scala gerarchica, quasi sempre donne.
I motivi per cui questo succede credo siano la velocita' dell'inglese e la sua differenza con l'italiano nel modo in cui si strutturano le frasi.

Questo succede spesso quando uno straniero viene qui per fermarsi un periodo medio lungo, e di tanto in tanto continua a succedere anche quando il suo inglese e' ormai buono. Uno dei discorsi preferiti degli stranieri a Londra e' raccontarsi a vicenda le proprie figuracce.

DISCLAIMER: Quello che segue e' il resoconto di un episodio che mi e' appena successo, e contiene della volgarita' che non posso evitare. Quindi se proseguite nella lettura qualcuno potrebbe sentirsi offeso.

C'e' una serie televisiva prodotta dalla BBC che a me piace, e ho deciso che se i DVD non costano tanto li prendo. La serie e' Hustle, e in Italia la trasmettono su La 7.
Vado al punto informazioni e mi accodo. Al computer c'e' un ragazzo palesemente gay.

L'uomo prima di me e' il classico londinese scorbutico, fumatore e grande bevitore di birra che sai gia' ti mandera' affan@@@@ appena il tuo sguardo incrocera' il suo.
Questo tizio chiede al ragazzo un certo DVD, ma non sa il titolo. Il ragazzo tenta diverse combinazioni al computer, ma niente da fare, e l'uomo perde la pazienza, lo accusa di fare finta di non trovare il DVD e urlando se ne va ovviamente mandandolo a fare in @@@@ e dandogli del ricchione.
Questa e' una cosa rara a Londra, dove l'omosessualita' e' trattata con molta piu' disinvoltura rispetto all'Italia, e il ragazzo e' visibilmente arrabbiato e umiliato.
Pochi secondi per farsi forza e poi mi sorride fingendo che va tutto bene.

Io cerco di essere piu' gentile di quanto normalmente sarei, e gli chiedo:
- Hai il DVD, stronzo?
Piu' o meno tra quando finisco la frase e quando monta uno sguardo omicida sulla sua faccia mi rendo conto dell'equivoco, e timidamente gli dico:
- Fo-forse l'ho pronunciato un po' male...

HUSTLE, pronunciato ASSOL, e' il nome della serie TV.
ASSHOLE, pronunciato ASSOL, con la A che tende leggermente a una E, e' offensivo, e bisogna starci attenti.

UN LIBRO DI SUCCESSO CHE NESSUNO PRENDE

Vi e' mai capitato di vedere un libro vecchio in vendita in libreria? Non parlo di qualcosa di seconda mano, ma di uno che viene preso, sfogliato, leggiucchiato e poi sistematicamente messo a posto, senza che qualcuno lo prenda.
Dev'essere l'incubo ricorrente degli scrittori.

Mi trovo in una grossa libreria del centro di Londra, e sono venuto qui perche' vorrei prendere My Life, l'autobiografia dell'ex Presidente Clinton.

E' scritto davvero molto bene, ha un linguaggio chiaro ed e' interessante.

Ha solo un difetto: sono quasi mille pagine fitte, e non credo che riusciro' mai a finirlo. Quindi mi devo accodare a tutti quelli che prima di me l'hanno tirato fuori dallo scaffale, l'hanno apprezzato leggendone qualche pezzo a caso, e poi rispettosamente hanno deciso di rimetterlo nello scaffale.

Mi dispiace Presidente, ma devo passare.


24 settembre 2009

KENTON & MILES AL CANNES FILM FESTIVAL






Ringrazio Kenton & Miles International, e in particolare il suo presidente Salvatore Biscozzi, per aver riportato sulle loro News di Maggio le mie attività a Cannes durante il Festival.

23 settembre 2009

DIO SI PRONUNCIA SUL TESTAMENTO BIOLOGICO

<<IL PRESIDENTE DEI VESCOVI "In politica serve più solidarietà", ha detto. E ha chiesto di approvare una legge sul fine vita in linea con i dettami cattolici>> (City, 22 settembre 2009)

Va bene: e per chi non è cattolico?

MA COSA NON FA RYANAIR PER I SOLDI?

Secondo uno studio americano riportato su City grazie alle leggi antifumo promosse da diversi Stati tra cui l'Italia il rischio di infarti si è abbassato del 36%.

Ma Ryanair (la compagnia col grande merito di aver reso i viaggi in aereo accessibili a tutti e poi famigerata per i metodi creativi per trovare soldi, come mettere le toilettes a pagamento sui suoi voli) ha in programma di invertire questa tendenza vendendo sui propri aerei sigarette che rilasciano nicotina senza bisogno di accenderle.

Ryanair, questi sono soldi sporchi.

10 settembre 2009

LA SOLITA, STUPIDA BUROCRAZIA

Sono appena arrivato in banca, e sono al fondo di una coda lunghissima. Una donna di un'età e con un cane passa davanti a tutti trafelata e dice all'impiegato che il bancomat le ha mangiato la carta, lei è di Milano e sta per partire per la Francia.


Il ragazzo si scusa e tutti noi capiamo. In meno di un minuto il solerte impiegato apre il bancomat e riprende la carta, e la donna lo ringrazia e gli dice che era disperata.

"Tanto non glielo posso dare Signora. Lo devo spedire a Milano".

Dopo molte insistenze di lei, lui dice che deve parlarne con la sua superiore, poi si fa dare dalla donna il numero della sua banca di Milano. Chiama con l'atteggiamento dell'uomo che risolve tutto e chiede se possono mandargli via e-mail l'autorizzazione a restituirle la carta.

Quindi non può restituire alla donna, che avrà sicuramente un documento, la carta su cui è scritto il suo nome, ma se riceve sulla fiducia un'e-mail di qualcuno che sulla fiducia lo autorizza a ridare la carta a una che dice di chiamarsi come il nome sulla carta va tutto bene.

E' passata più di un'ora, sono allo sportello, finisco la mia operazione e me ne vado. La signora, il cui sguardo ormai è perso nel vuoto, sta ancora aspettando. E pensare che tutto si sarebbe potuto risolvere in meno di un minuto.

Questo mi ricorda quando ho impostato il navigatore per andare in un posto al cui indirizzo non si poteva andare in macchina, se non passando da dietro.
Quindi, nonostante a piedi mancassero circa 300 metri, mi indicava un percorso di 8 Km e un pezzo di autostrada, mentre bastava parcheggiare la macchina e fare non più di 30 passi.

Ma almeno il navigatore è una macchina.

Mi spaventa il pensiero che così tante persone del genere condizionino le nostre vite ogni giorno.

09 settembre 2009

DILEMMI ETICI: CHI LI PONE, CHI LI SUBISCE

Apprendo da Radio 24 che un giornalista (mi sembra) iraniano ha scaricato da internet del materiale informativo sulla condizione delle donne musulmane nel mondo. Per questo è stato condannato a morte.
La sentenza è stata poi convertita con grande sdegno da parte degli integralisti in 20’anni di reclusione, che a loro volta si sono trasformati in perdono presidenziale, dato in segreto proprio per non attirare l’attenzione degli stessi integralisti.

Più o meno contemporaneamente una donna (credo) somala è stata condannata a un anno di reclusione o il pagamento di una multa perché aveva indossato i pantaloni.

In entrambi i casi la religione e la politica sono strettamente interconnessi, tanto da essere considerati una cosa sola. La religione, che dovrebbe essere una guida per gli uomini, si arroga il compito di privare le persone della libertà, ponendo dilemmi etici che per la maggior parte degli occidentali sono assurdi.

Il mio primo impulso è di compassione e impotente rabbia verso popoli così arretrati e prigionieri di una classe (religiosa e politica) che decide per loro cosa pensare.

Ma improvvisamente mi rendo conto che non siamo proprio così lontani da loro: anche noi abbiamo una Chiesa che si oppone al progresso scientifico, che stabilisce che un malato terminale deve soffrire fino alla fine, senza la possibilità di una dolce morte, e che fa pressioni sullo Stato italiano perché sia più difficile divorziare.
La Chiesa è addirittura intervenuta in un referendum (sulla fecondazione assistita) facendo propaganda affinché le persone non andassero a votare, e quel referendum è poi stato nullo nonostante un fortissimo apporto dei SI', proprio per la mancanza del quorum).

Nei Paesi islamici identifichiamo i partiti a sfondo musulmano come pericolosi per la libertà, ma anche la Chiesa Cattolica è così insita nel nostro sistema politico da entrare addirittura nei nomi di alcuni partiti.

Sarebbe ora che ci pensassimo...

08 settembre 2009

ALLEGRIA!!!

MIKE BONGIORNO
New York, 26 maggio 1924
Montecarlo, 9 settembre 2009