Ultimamente una donna è stata condannata a pagare 220 mila dollari e 60 mila di spese legali perché ha scaricato illegalmente 24 canzoni.
Questo mi fa venire in mente una chiacchierata che ho fatto con uno dei tecnici, quando ho lavorato in una casa di postproduzione di Soho.
Quest’azienda lavorava con alcuni tra i colossi cinematografici mondiali, e tra i suoi compiti c’era anche quello di occuparsi di stampare i DVD in anteprima (quando il film è ancora al cinema) da far avere ai giurati dei festival più prestigiosi.
Il motivo per cui questi colossi cinematografici pagavano salati i servizi dell’azienda in cui lavoravo era che questi mettono un codice nascosto all’interno del DVD, sul margine nero superiore del film, che rende unica quella copia.
Il grosso della pirateria viene gestito dagli addetti al settore, a volte dalle case stesse, che hanno un interesse a perdere soldi con la vendita lecita per farli rientrare con quella illecita, così da non pagare SIAE, tasse e spesso anche forti somme sul venduto agli attori e artisti principali.
Ecco perché spesso nelle bancarelle si trovano copie perfette del DVD quando il film è ancora al cinema.
Attraverso il codice nascosto che viene messo, volendo si può risalire a chi ha passato la prima copia da masterizzare e punirlo in modo esemplare.
Poi questo ragazzo mi guarda e mi chiede:
“Cosa ne pensi?”
“...Mi sembra buono... la pirateria uccide il cinema...”
Lui sorride, e mi spiega che la storia della pirateria è solo una facciata, che in realtà incide molto relativamente su tutto il business, e il motivo è facilmente comprensibile: le canzoni e i film più piratati sono quelli che vendono di più.
Se non esistesse la pirateria i DVD e CD che ciascuno di noi comprerebbe sarebbero comunque pochissimi rispetto ai film che guardiamo e la musica che ascoltiamo. Quando ti interessa davvero un film compri l’originale, perché ti vuoi gustare tutta la qualità: non vuoi essere infastidito da qualità audio e video basse, o pensare che a metà film si blocca tutto. Poi magari vuoi anche vedere i contenuti speciali o vederlo in una lingua diversa.
Quindi i DVD che si scaricano illegalmente o si comperano alle bancarelle sono quelli che comunque non si comprerebbero, e gli unici che ne hanno un serio danno sono i piccoli gestori di noleggio, cioè poveri disgraziati che pagano centinaia di euro la copia di un film, contando su molti noleggi per rifarsi della spesa.
Questo mi fa venire in mente una chiacchierata che ho fatto con uno dei tecnici, quando ho lavorato in una casa di postproduzione di Soho.
Quest’azienda lavorava con alcuni tra i colossi cinematografici mondiali, e tra i suoi compiti c’era anche quello di occuparsi di stampare i DVD in anteprima (quando il film è ancora al cinema) da far avere ai giurati dei festival più prestigiosi.
Il motivo per cui questi colossi cinematografici pagavano salati i servizi dell’azienda in cui lavoravo era che questi mettono un codice nascosto all’interno del DVD, sul margine nero superiore del film, che rende unica quella copia.
Il grosso della pirateria viene gestito dagli addetti al settore, a volte dalle case stesse, che hanno un interesse a perdere soldi con la vendita lecita per farli rientrare con quella illecita, così da non pagare SIAE, tasse e spesso anche forti somme sul venduto agli attori e artisti principali.
Ecco perché spesso nelle bancarelle si trovano copie perfette del DVD quando il film è ancora al cinema.
Attraverso il codice nascosto che viene messo, volendo si può risalire a chi ha passato la prima copia da masterizzare e punirlo in modo esemplare.
Poi questo ragazzo mi guarda e mi chiede:
“Cosa ne pensi?”
“...Mi sembra buono... la pirateria uccide il cinema...”
Lui sorride, e mi spiega che la storia della pirateria è solo una facciata, che in realtà incide molto relativamente su tutto il business, e il motivo è facilmente comprensibile: le canzoni e i film più piratati sono quelli che vendono di più.
Se non esistesse la pirateria i DVD e CD che ciascuno di noi comprerebbe sarebbero comunque pochissimi rispetto ai film che guardiamo e la musica che ascoltiamo. Quando ti interessa davvero un film compri l’originale, perché ti vuoi gustare tutta la qualità: non vuoi essere infastidito da qualità audio e video basse, o pensare che a metà film si blocca tutto. Poi magari vuoi anche vedere i contenuti speciali o vederlo in una lingua diversa.
Quindi i DVD che si scaricano illegalmente o si comperano alle bancarelle sono quelli che comunque non si comprerebbero, e gli unici che ne hanno un serio danno sono i piccoli gestori di noleggio, cioè poveri disgraziati che pagano centinaia di euro la copia di un film, contando su molti noleggi per rifarsi della spesa.
Far girare i film e gli album contribuisce alla loro visibilità, e si trasforma in una pubblicità indiretta a basso budget.
Il vero guadagno che hanno i cantanti è nei concerti, e scaricare le loro canzoni illegalmente da Internet li fa conoscere di più. Così molta più gente va ai loro concerti, e le loro ospitate in TV sono pagate molto bene.
Però questa cosa non si può dire apertamente, e tutti fanno finta di subire un grave danno e parlano di grandi battaglie contro la pirateria, cercando punizioni esemplari per milioni di persone indifese (se uno avesse i soldi si comprerebbe il DVD o CD originali), invece di andare a pizzicare le poche centinaia di addetti al settore che fanno della pirateria un grandissimo business.
La prova è proprio nel codice che quest’azienda mette. Secondo il tecnico con cui ho parlato, basterebbe un mese per estirpare l’80% di tutti i film prodotti dalle grandi major piratati nel Mondo.
Il vero guadagno che hanno i cantanti è nei concerti, e scaricare le loro canzoni illegalmente da Internet li fa conoscere di più. Così molta più gente va ai loro concerti, e le loro ospitate in TV sono pagate molto bene.
Però questa cosa non si può dire apertamente, e tutti fanno finta di subire un grave danno e parlano di grandi battaglie contro la pirateria, cercando punizioni esemplari per milioni di persone indifese (se uno avesse i soldi si comprerebbe il DVD o CD originali), invece di andare a pizzicare le poche centinaia di addetti al settore che fanno della pirateria un grandissimo business.
La prova è proprio nel codice che quest’azienda mette. Secondo il tecnico con cui ho parlato, basterebbe un mese per estirpare l’80% di tutti i film prodotti dalle grandi major piratati nel Mondo.
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