31 marzo 2010

SOCIETA' CHE CAMBIA E RECITE DI NATALE

La società italiana sta cambiando. Quando io ero piccolo era tradizione a scuola fare una recita di Natale il cui soggetto era di solito la nascita di Gesù.

Questo poteva andare bene in una classe in cui in generale era condiviso uno spirito religioso e il bambino con la cultura più diversa da quella cattolica era un testimone di Geova che veniva sistematicamente escluso, ma come si fa ora che ci sono molti più stranieri?
La mentalità più diffusa è Loro sono ospiti, quindi si devono adattare a quello che facciamo noi, e se non sta bene hanno solo da andarsene.

Quindi i testimoni di Geova continuano a essere esclusi, mentre ai musulmani viene sistematicamente data la parte dei re magi (nell'immaginario collettivo Gesù è biondo e con gli occhi azzurri, mentre i re magi sono di colore).
So di una rappresentazione in cui c'erano 6 re magi.

Quello che sostengo io da diversi anni ormai è di sostituire il presepe vivente con un classico della letteratura: sarebbe un modo per i bambini per imparare divertendosi, riflettere sulla vita e il significato di un'opera e fare qualcosa di originale.
I Viaggi di Gulliver si presterebbe bene per una riduzione per bambini delle elementari: ci sarebbero i Lillipuziani interpretati da quelli di prima e i giganti interpretati da quelli di quinta.

Oggi ho scoperto di avere un corrispettivo inglese, addirittura più estremo di me, che ha messo in scena un classico del cinema: Scarface.
Al posto della cocaina sul tavolo ci sono dei popcorn e i mitra sono sostituiti da dei Liquidator, ma per il resto è fedele all'originale.

Il video ha suscitato polemiche in Inghilterra: a me ha fatto divertire e appoggio la scelta.
Giudicate voi...


19 marzo 2010

IL BELLO DELL'ESSERE IGNOBILMENTE RICCHI

Nell'ultima puntata dell'Isola dei Famosi Simona Ventura dà alla miliardaria Ivana Trump il compito di apparecchiare un tavolo per 12 persone.

Nel collegamento successivo la Trump esulta come se fosse riuscita in qualcosa di impossibile:

Simona, ho fatto tutto da sola!!

Poi entrano nell'inquadratura 2 ragazzi di colore vestiti come camerieri di strip club a una serata per sole donne, e lei continua:

Li ho comandati a bacchetta!!!

Che invidia...

12 marzo 2010

NESSUNA POSSIBILITA’ PER GLI SCRITTORI

Giorni fa ho incontrato un produttore di Hollywood per un progetto che potrebbe partire insieme.
Stavamo ragionando su un’idea e come svilupparne la sceneggiatura.

- Che ne dici di spargere la voce e lasciare che gli scrittori ci propongano le loro idee? - gli dico io.
- Porterebbe solo problemi. La gente mi chiede spesso se ho voglia di leggere le loro sceneggiature. No! Certo che no! - fa lui.
Lo guardo senza capire, e lui continua:
– Un’accusa di plagio è molto difficile da dimostrare, e quando succede non importa se vinci o perdi, il tuo nome ne esce sempre danneggiato. Quindi, prima cosa se vuoi vivere bene in questo business è dimostrare che non hai preso l’idea da qualcun altro.

Come ex aspirante scrittore professionista da quando avevo 16 anni, questo suona un campanello d’allarme nella mia testa.
- Ma diciamo che ho scritto una bella sceneggiatura, come faccio a fartela leggere? Qual è il modo più giusto per proportela, se non ti conosco?
- Non puoi. I produttori e gli editori americani contattano le agenzie e chiedono se hanno qualcosa di pronto su un certo argomento, o lavorano solo con scrittori di fiducia. La cosa giusta è trovarti un buon agente. Ma per farlo devi aver già scritto diverse cose di successo, e la maggior parte degli agenti migliori non prende scrittori emergenti. Ecco perché è così difficile in USA diventare scrittori.

E stiamo parlando del posto conosciuto come La terra delle opportunità. Figurarsi come può essere la situazione in Italia.
A questo punto la mia faccia deve lasciar trasparire i miei pensieri, perché lui cerca qualche parola più gentile:
- Tutti vogliono fare gli scrittori, e anche se nei siti delle maggiori case di produzione c’è sempre scritto che non si accettano sceneggiature non richieste, sai quanto spendo per spedire indietro le sceneggiature che mi mandano senza aprirle?

Mi dice che riceve circa 1.000 sceneggiature alla settimana (io 6). Tutta gente convinta di aver scritto qualcosa che vale oro e sicuramente vincerà un Oscar.

La maggior parte degli scrittori (o aspiranti tali) si chiude nella sua stanza pensando che la cosa più difficile sia scrivere una bella storia.
Invece la cosa più difficile è far uscire la storia da quella stanza.

Continuerebbero a scrivere sapendo che le loro possibilità reali sono quasi nulle?

TRUCCHI PER RINTRACCIARE UN ATTORE

A differenza dei loro agenti, molti personaggi dello spettacolo sono brave persone.

Credo che questo sia perché nella loro vita hanno sofferto, si sono sentiti frustrati, sono stati poveri e a un passo dal rinunciare, e hanno vissuto sulla propria pelle cosa vuole dire ricevere un inaspettato Sì che ti cambia la vita, o almeno che ti dà abbastanza ottimismo da non mollare.

Ecco perché in generale gli attori sono disponibili, e spesso accettano di lavorare gratis a un piccolo progetto, se a loro piace. Il punto è arrivare a loro senza passare dall’agente.

La prima cosa è fare una ricerca su internet, poi una strada è fare la lista dei nostri amici, che hanno amici, che hanno amici che potrebbero conoscere la persona che vogliamo incontrare. Un’altra è fare esattamente la cosa opposta.
Tempo fa, per un progetto per cui ero interessato a Raoul Bova, ho scoperto che era originario di un paesino in Calabria, ho preso l’elenco di quel paese e chiamato tutti quelli col suo cognome o quello di sua madre.
Sono riuscito a parlare con sua zia.

Ultimamente ho incontrato un grosso produttore che conosco, il quale mi ha detto che è dovuto andare all’INPS per un appuntamento e non poteva mandarci nessun altro.
La cosa mi ha fatto sorridere, perché io gli avevo dato la caccia 2 mesi prima di incontrarci la prima volta.

Quindi, per quelli di voi che cercano la collaborazione di un certo attore senza passare dal suo agente, un buon consiglio potrebbe essere farsi amico un impiegato dell’INPS :-)

10 marzo 2010

TAR, BERLUSCONI E CHE GUEVARA


Il TAR si pronuncia a sfavore di Berlusconi sulle liste del PDL in Lazio.


La giudice, che ha una foto del Che nel suo studio, ha dichiarato: "Che Guevara non mi ha influenzata nella mia decisione".


Sarà, ma ne parla come se fosse Gesù.

09 marzo 2010

COME RICONOSCERE UN FALSO

Notizia di oggi al telegiornale: corsi per forze dell'ordine nelle più importanti case di moda per riconoscere i falsi.
I vigili di Genova hanno imparato a riconoscere le cuciture che differenziano le borse originali da quelle tarocche e i bottoni con il marchio originale dalle relative copie coi bottoni lisci.

D'ora in poi quando fermeranno per strada un ambulante che vende una Gucci a 10 € avranno l'addestramento necessario per riconoscere se è un prodotto autentico o un falso.