09 febbraio 2010

AVATAR E I MESSAGGI SUBLIMINALI

Se doveste attribuire un colore a un film di che colore sarebbe Avatar?
Anche se non ci siamo messi d'accordo, anche se molti non l'hanno visto, tutti o quasi risponderemo che è blu.

Il motivo è che la campagna pubblicitaria è stata caratterizzata da questo colore: i personaggi nellle foto di scena e nelle locandine sono blu, blu sono quelli nel trailer (non vediamo Sygourney Weaver in forma umana, anche se sarebbe un nome di richiamo per il film), e in generale le scene hanno un'atmosfera blu.

Non saremmo tutti così d'accordo se vi chiedessi di che colore è 007: qualcuno mi direbbe nero, come lo schermo bucato all'inizio di ogni film o il suo smoking, qualcuno risponderebbe rosso, come il sangue che cola su quello schermo, qualcuno bianco, altri ancora lo assocerebbero ai colori della bandiera inglese e così via.
Stessa cosa per i film western, qualcuno direbbe marroni, come il colore prevalente del terreno, qualcuno neri come il cappello e il cavallo dei cattivi.

Ma nel caso di Avatar il blu non è semplicemente un colore: è usato come forma di comunicazione, per cui per un breve periodo della nostra vita (quando il film è al cinema) senza rendercene conto il nostro cervello associa una certa gamma di blu a questo film. Ogni volta che nella giornata vediamo un certo tipo di blu nel nostro cervello avviene un'associazione di idee inconscia che a livello subliminale ci rende familiare il film, e quando vediamo la pubblicità reale siamo più inclini ad andare a guardarlo.

Il 5% dei miei amici di Facebook ha cambiato la propria foto del profilo con un motivo di Avatar. Non parlo di fanatici del cinema, di gente che lo fa per ogni bel film che esce: persone che non si conoscono hanno deciso più o meno simultaneamente, solo per questo film e nessun altro, che una foto di locandina li rappresentava su Facebook, e chiedendone loro il motivo non hanno saputo darmi una motivazione convincente. Poi, altrettanto più o meno simultaneamente, hanno sostituito la foto con una tradizionale.

Immagino che pensandoci, anche la maggior parte di voi ha avuto la stessa esperienza: è un caso o c'è qualcosa di più?

Segnalo questo video del famoso performer inglese Derren Brown. Si tratta di un professionista che usa ipnosi, persuasione, tecniche di leadership e trucchi da prestigiatore per fare esperimenti sulla mente, e sono tutti molto avvincenti.

In particolare qui invita 2 professionisti a ideare una pubblicità in una località segreta, e suggerisce loro di guardarsi intorno durante il viaggio in macchina per prendere spunti.

Arrivati in studio svela che il prodotto che devono promuovere è una catena di negozi di animali impagliati, e fa vedere loro un orso; mette da parte una busta con una sua predizione e lascia loro mezz'ora per svolgere il compito.

Allo scadere del tempo gli mostrano gli schizzi. Lui apre la busta con la sua predizione e mostra lo stesso orso-angelo con un'arpa, solo con piccole differenze: dove loro hanno fatto 2 schizzi, uno con l'animale e uno con un cancello del Paradiso, Derren ha messo il cancello nello stesso disegno in secondo piano, e dove loro hanno scritto sotto 2 ali Il Paradiso degli Animali lui ha scritto, sempre sotto le stesse 2 ali, Il Paradiso delle Creature.

Il trucco sta nel fatto che durante il loro viaggio in macchina sono stati bombardati da messaggi subliminali: sono passati davanti al cancello di ingresso di uno zoo, cartelli sui muri che sono diventate le ali che racchiudono lo slogan, un negozio di arpe e così via.

I 2 sono sbalorditi, e lui conclude dicendo che questa è la dimostrazione che anche loro, come tutti, sono suggestionabili dalla persuasione subliminale.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci avevo fatto caso. E questo potrebbe dimostrare il potere del subliminale dell'operazione. Temo però di essere stata vittima di un'azione ancora più potente, a cui sono stata esposta in un'età in cui forse siamo tutti più sensibili al subliminale (probabilmente perchè meno consapevoli della manipolazione). Il colore è quasi lo stesso. Nel mio vocabolario di uso quotidiano non è entrato il blu Avatar, ma c'è da tempo il blu Puffo. Guardando Avatar mi sono chiesta perchè questi alieni dovessero essere un incrocio tra un indiano e un Puffo (anche se bassi non sono - il riferimento al colore è più forte di ogni altro riferimento)! Comunque la mettiate durante la visione di Avatar ho mangiato popcorn bianchi e bevuto pa***ade blu (Puffo), la mia bevanda preferita!

E potrei parlarvi degli effetti subliminali di Hazzard (che ho iniziato a guardare in concomitanza con i Puffi): mi piace l’arancione, mi piace la musica country, mi piacciono i cowboy….Disastro!

Anonimo ha detto...

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