Ieri sono stato a Roma, anche detta La Citta' Eterna, probabilmente per la sua disorganizzazione.
Mentre sono in coda alla stazione (un solo sportello aperto ovviamente) la coppia americana dietro di me, che quando si e' accodata vedeva romanticismo in ogni pietra, ora che da mezz'ora c'e' lo stesso passeggero allo sportello si esprime solo a Incredibile, indicibile, inaccettabile, incomprensibile, inimmaginabile e inammissibile, e devo dire che in questo sfoggia anche una certa ricchezza di linguaggio.
Quando l'uomo decide di partire all'avventura e cercare una soluzione alternativa, io mi giro e dico alla donna:
- Quando mi sono messo in coda avevo 12 anni.
E non e' per vantarmi, ma sta ancora ridendo.
Mentre aspetto, non posso non fare una foto al cartello degli orari di apertura della biglietteria. Lo so, faccio sempre la figura del saputello che si lamenta, ma in certi casi se le tirano proprio dietro, e' quasi come se mi venissero a cercare.
24 settembre 2014
NON CI RESTA CHE RIDERE
Posted by Bartolo Ansaldi - www.bisonproductions.net/bansaldi.htm at 09:41
Labels: coda, passeggeri, Roma, stazione, treni, trenitalia
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