12 ottobre 2009

LA SVOLTA INTELLETTUALE DI TARANTINO

Quello che mi dà più da pensare in Bastardi Senza Gloria è che in molti abbiano accusato Quentin Tarantino di revisionismo storico, cioè accordano attendibilità a una storia di soldati ebrei che uccidono nazisti prendendo loro lo scalpo e che fanno finire la II Guerra Mondiale uccidendo Hitler e i capi nazisti in un cinema.

Questo mi ricorda un fumetto degli anni 40 in cui Superman catturava Mussolini e Hitler e li portava in prigione, eppure non credo che qualcuno abbia mai pensato che possa essere successo davvero.

Quindi a un certo punto della sua carriera, tra bagni di sangue al cinema e pubblici elogi a Lino Banfi e le commedie all'italiana degli anni 80, Tarantino è diventato così importante da essere considerato una voce autorevole nella storia, tanto da far dichiarare pubblicamente a storici israeliani che boicotteranno il suo film.

Ma com'è Bastardi Senza Gloria? Tra i suoi film è quello che mi è piaciuto di meno, e io sono tra i pochi che hanno amato anche Jackie Brown e A Prova di Morte.
E' una bella storia, gli attori recitano bene, belle musiche, eppure non ha l'appeal delle altre sue opere, e il trailer è più coinvolgente del film.

Credo che il motivo stia nel fatto che i personaggi che ci sono simpatici vengono sistematicamente fatti fuori in modo vile, senza gloria, appunto.

Per esempio, a film cominciato da poco i Bastardi catturano una squadra di soldati nazisti, e Brad Pitt chiede al loro comandante di fare la spia sulla posizione di un'altra squadra di nazisti nelle vicinanze in cambio della vita. L'uomo, decorato al valore, "Rispettosamente rifiuta", andando così eroicamente incontro alla morte. Arriva uno dei Bastardi e gli fracassa la testa con una mazza da baseball.

Non si può provare simpatia per questa squadra, e dopo aver fondato il proprio successo sulla figura dell'antieroe, e cioè del criminale protagonista del film in cui ci identifichiamo e per cui parteggiamo anche se ruba gioielli (Le Iene), uccide ragazzini (Pulp Fiction), evade il fisco (Jackie Brown), uccide il padre della propria figlia (Kill Bill) e ragazze innocenti (A Prova di Morte), Tarantino inventa una nuova figura a cui proprio non ci si può affezionare: quella dell'anti antieroe, un personaggio che questa volta sulla carta appartiene ai buoni, ma che in realtà è più cattivo dei cattivi.

Ma ciò detto, ho l'impressione che sia ancora una volta un film che farà storia e darà origine a un nuovo filone, di film di guerra pulp.
E tra qualche anno sono sicuro che ci sarà qualche intellettuale che parlerà del Nazismo come metafora dell'omosessualità latente di Tarantino.


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