PRIMO GIORNO A CANNES - Prendermela con il padiglione italiano per l'inefficenza delle persone che vengono scelte per lavorarci, la loro ignoranza, mancanza di preparazione, l'apatia e l'incredibile spreco di denaro pubblico e' diventata praticamente una tradizione per me da quando partecipo al Festival.
Ma dopo anni di terapia, mia sorella mi ha convinto che non mi devo in@azzare, perché non cambierò io le cose, e tanto vale rimanere quel simpatico ragazzone con la battuta pronta che almeno due volte all'anno mi capita di essere.
D'altra parte, è vero che il padiglione inglese offre seminari su come finanziare un film indipendente, come promuoverlo, come attrarre investitori, conferenze in cui il pubblico può fare le proprie domande a produttori, registi e attori famosi, meeting individuali con esperti che possono indirizzarti e seguirti in qualunque momento della produzione, ma il padiglione italiano ti offre il caffè.
Quindi entro col mio più bel sorriso, davanti a me c'è uno straniero e sul tavolo della reception c'è del materiale promozionale di cui intravedo due pile di cartoline, su una delle quali c'è Fellini.
Lo straniero prende una delle cartoline dell'altra pila e con un inglese dall'accento che non colgo chiede al responsabile:
- ...Questa è Anna Magnani?
Lui guarda la cartolina e in un inglese stentato gli risponde:
- Mah, non saprei...
Non mi devo in@azzare. NON MI DEVO IN@AZZARE!!!
19 maggio 2013
NON MI DEVO IN@AZZARE...
Posted by Bartolo Ansaldi - www.bisonproductions.net/bansaldi.htm at 02:38
Labels: cannes, Festival di Cannes, padiglione inglese, padiglione italiano
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