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Da diverso tempo in Inghilterra si stanno sviluppando movimenti di consumatori che chiedono l’abolizione del canone BBC (la tv di stato del Regno Unito), e il numero degli articoli pubblicati in proposito sui giornali è impressionante.
È una questione che sicuramente riaffiorerà anche in Italia, per quanto riguarda la RAI: con lo sviluppo di offerte che danno la possibilità di avere accesso a pagamento a un numero
praticamente illimitato di canali digitali, cittadini, giornalisti e politici si chiedono perché dover continuare a pagare il canone.
A queste nuove tendenze, dettate da un mercato che sta cambiando, la BBC risponde con una disarmante linea dura, molto lontana dalla sua fama di emittente liberale, e lascia trasparire un volto oscuro. Anche se con il crescere di questi movimenti il Governo si è ammorbidito, e ora tende a punire con una multa chi guarda la tv senza pagare il canone, nel 1995 ha mandato in prigione 235 persone, trattandole come criminali, perché non avevano pagato una tassa sulla
tv.
Con 500 milioni di sterline (750 milioni di euro) in 10 anni, trovare i trasgressori è diventata un’attività a se stante. La BBC ha appaltato i lavori alla società The Capita Group, i cui dipendenti hanno facoltà di pubblico ufficiale, con la possibilità di richiedere un mandato per un’ispezione in casa.
Questa società cerca chi non paga la licenza, con un particolare interesse verso i ceti più deboli, come gli studenti, e intensificando le ricerche nelle aree più povere delle città.
Attraverso dispositivi in furgoni che girano per le strade, è in grado di captare un segnale emesso dai televisori, e quindi trovare con precisione ogni apparecchio senza licenza.
Di qui, campagne pubblicitarie intimidatorie che scrivono sui cartelloni stradali quante case ci sono in una certa via senza licenza tv.
Per molti, questa è solo una vecchia, brillante idea messa in giro allo scopo di spaventare, e l’unico vero modo che i tecnici hanno per controllare è confrontare l’indirizzo a cui è registrato il televisore, con la rispettiva licenza.
Ma se la storia fosse vera, Bryan Appleyard, del Sunday Times pensa che dare tutto questo potere a una compagnia privata sia un’incredibile violazione della privacy, e in una società molto preoccupata per il grandissimo numero di telecamere che le forze dell’ordine usano per proteggere i cittadini, è allucinante come nessuno protesti per tutto l’abuso di potere lasciato a chi si occupa delle licenze tv.
I consumatori vorrebbero che la BBC usasse metodi più moderni: tassare il segnale, e non gli
apparecchi.
Per la legge britannica chi usa il televisore solo per vedere dvd, o giocare coi videogames non ha bisogno della licenza tv, ma per la BBC e la TVLA (Television Licensing Agency) ogni televisore ha il potenziale per ricevere il segnale, e quindi bisogna pagare.
Il sito ufficiale per la licenza tv, nella sezione che riguarda i non vedenti, specifica che l’individuo è tenuto a pagare una licenza anche se usa un lettore dvd. Poi, data la sua condizione di non vedente, ha il diritto di chiedere una riduzione del 50% sul costo della licenza, e pagherà 67,75 sterline (circa 102 euro) se la tv è a colori, e 22,75 (circa 34 euro) se è in bianco e nero.
Ma se non ci vede…